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Il complesso equilibrio della Postura

Su cosa lavoriamo quando impostiamo un piano per migliorare la postura?

Agire sul sistema Posturale di una persona può sembrare un gioco di “tiranti”. Allunga quel muscolo, contrai e accorcia quell’altro ecc… come se il nostro corpo fosse una marionetta e potesse stare “dritto” solamente con la corretta tensione dei fili che lo sostengono!

Ovviamente non è proprio così…anzi, è molto molto più complesso.

È un processo che si basa sul fine controllo neurologico, sullo scambio di informazioni che i nostri recettori (i sensori che abbiamo sparsi nel nostro organismo) inviano alla “centralina di controllo” (il sistema nervoso centrale) e come tale centralina coordina, integra e risponde a tali segnali.
Il tutto con un ritmo di lavoro esorbitante, una velocità di esecuzione, adattamento e apprendimento incredibili. E senza tra l’altro che noi ce ne accorgiamo.

È un lavoro finissimo quello del nostro sistema Posturale. Affascinante, difficile e in continua evoluzione.

Quando una forza esterna (es. una spinta) o interna (es. un colpo di tosse) alterano il sistema corporeo, il nostro cervello elabora le informazioni che arrivano dai sensori (ovvero i recettori) tramite due circuiti integrati. Il primo serve al mantenimento della postura statica ed il secondo al mantenimento dell’equilibrio. Questi centri sono situati a livello di tronco encefalico, del cervelletto, della corteccia motoria, dell’ippocampo, della formazione reticolare, dei nuclei vestibolari e dei nuclei mesencefalici oltre che delle vie spinali specializzate nell’attivazione della muscolatura del tronco. La bellissima tavola anatomica del nostro amico e collega @anatomiadelcimma, ce le mostra con grande chiarezza!

Tramite vie neurologiche, il nostro sistema Posturale crea delle risposte anticipatorie (feed forward), ovvero che anticipano un evento previsto (es. la contrazione dei muscoli del collo prima di una collisione) o delle risposte successive (feedback) legate alla rivalutazione delle strategie messe in atto per preservare la postura.

Questa fine gestione del controllo posturale risulta efficiente finché tutti i percorsi neuronali sono integri.
In caso contrario ovviamente si avrà un’alterazione della postura, con tutte le conseguenze del caso: dal sovraccarico funzionale, a alterazioni biomeccaniche fino ad arrivare all’instaurarsi di problematiche neurologiche.

Come ci comportiamo di fronte ad un deficit del sistema Posturale?
Noi di StudioFlow siamo specialisti nella gestione dei vizi posturali, ed abbiamo definito una strategia nuova e integrata per agire in maniera efficace e risolutiva.

Nel prossimo blog post Ve ne parleremo!

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